La pentola a pressione permette di abbreviare i tempi di cottura degli alimenti e di preservare le loro sostanze nutritive. L’oggetto in esame è costituito di un recipiente profondo e un coperchio dotato di due valvole, che si chiude ermeticamente. Non appena il liquido immesso al suo interno raggiunge il punto di ebollizione, la pentola trattiene l’energia prodotta, al fine di raggiungere una pressione prestabilita e una temperatura di circa centoventi gradi. Una delle due valvole ha il compito di mantenere stabili le condizioni ottenute all’interno, ossia espelle il vapore in eccesso quando si superano delle soglie ritenute critiche. Mentre la seconda valvola ha una funzione eminentemente di sicurezza: nel caso la valvola di servizio non funzionasse o per qualsiasi altra ragione si oltrepassassero i limiti consentititi dallo strumento, senza la possibilità di ripristinare una dimensione consona, si aprirebbe per condurre gli elementi interni ad una temperatura adeguata.
Il procedimento di cottura mediante la pentola a pressione risulta piuttosto semplice. Prima di tutto è opportuno versare un adeguato quantitativo di liquido, la cui natura dipende dal tipo di cibo che si intende cucinare. Nella maggior parte dei casi si tratta di acqua o di brodo. Anche la loro quantità va decisa a seconda di cosa si è deciso di preparare. In ogni caso non si deve superare la soglia di due terzi. Che di solito è evidenziata con una tacca all’interno del recipiente. Dopodiché è possibile introdurre le pietanze, evitando che non siano in eccesso e tocchino il coperchio. Una volta completato il loro posizionamento è possibile chiudere il coperchio, ermeticamente, per poi lasciare la pentola sopra la sorgente di calore al massimo del suo potenziale. Dopo circa dieci minuti la valvola emette un fischio, che segnala il raggiungimento di una temperatura consona. Quindi si deve abbassare l’intensità della sorgente di calore e lasciare che il processo di cottura si completi.
L’utilizzo delle pentole a pressione
Nella maggior parte delle ipotesi ci si avvale della pentola a pressione per cucinare delle zuppe o delle minestre vegetali. Ma anche per la preparazione di diverse tipologie di piatti di carne, come i brasati oppure gli spezzatini. Alla stessa maniera è possibile elaborare dei piatti che necessitano di una procedura laboriosa e non si dispone di tempo a sufficienza per realizzarli opportunamente. Comunque ogni pietanza pretende di essere cucinata secondo dei criteri prestabiliti quando si utilizza uno strumento del genere. Altrimenti si potrebbero avere dei risultati inaspettati e soprattutto al di sotto delle aspettative. Per cui è opportuno seguire delle ricette in grado di delineare i vari passaggi da compiere, in particolar modo in relazione alla quantità di liquidi da immettere e ai tempi di cottura. Si ricorda infine che la pentola a pressione può fungere da sterilizzatore, ossia è possibile inserirvi una serie di utensili che normalmente si usano in cucina e sottoporli ad un processo di sanificazione, tramite il vapore generato dall’acqua, per qualche minuto.
Esistono una serie di accessori che integrano l’attività della pentola a pressione. Il cestello per esempio consente di delimitare il punto dove è presente il liquido da quello dove circola soltanto il vapore. E di posizionarvi degli alimenti che si vogliono cuocere soltanto a vapore. La griglia invece consente di realizzare la medesima operazione, in maniera ancora più capillare, di modo tale da permettere a certi elementi, assai delicati, di essere cotti a vapore e di non ricevere delle azioni troppo intense. Lo scodello infine si inserisce all’interno della pentola, al livello del liquidi, permettendo una cottura a bagno maria di taluni alimenti. Per esempio si presta ad essere utilizzato per la preparazione di sformati oppure di budini.
La manutenzione
Al fine di permettere a questi strumenti di lavorare nelle migliori condizioni e di preservarli a lungo, è necessario porre in essere una serie di attività di manutenzione. Innanzitutto si deve procedere ad un lavaggio attento della pentola dopo il suo utilizzo, che si ritiene indispensabile allo scopo di evitare che permangano degli odori sgradevoli. Inoltre, sempre per scongiurare la medesima eventualità, è buona norma riporre l’oggetto separatamente dal suo coperchio. Per quanto riguarda le valvole, soprattutto quella di servizio, è necessario eliminare la presenza di eventuali scorie, o residui derivanti dal passaggio del vapore, che possono depositarsi al suo interno. Si tratta di un’operazione da non trascurare in quanto si può considerare una misura di salvaguardia. Per quanto riguarda le guarnizione si deve fare attenzione al tipo di prodotto che si utilizza nella pulitura, in quanto non deve risultare in grado di nuocere alla consistenza delle gomma. Si ricorda in conclusione che il coperchio non deve essere lavato in lavastoviglie.
Si annoverano numerosi prodotti di qualità tra questa tipologia di pentole. Le maggiori case produttrici hanno realizzato degli esemplari pregevoli, che si distinguono soprattutto per offrire delle prestazioni notevoli ed ostentare degli elevati livelli di sicurezza.