Le pentole sono un’arma indispensabile in cucina. Per preparare cibi prelibati è importante avere i giusti utensili, che si adattino alle nostre esigente. Le alternative in commercio sono davvero variegate e i fattori da tenere in considerazione per la scelta sono tantissimi. Un parametro che, tuttavia, senza dubbio unisce le ricerche di tutti i consumatori è la resistenza. A nessuno, infatti, piace dovere dire addio ai suoi strumenti anzitempo. Acquistare pentole che potranno rimanere a nostro fianco a lungo, dunque, è un desiderio comune.
- Rame
- Acciaio inox
- Alluminio (con ioni d’argento)
- Vetroceramica
- Ferro
- Titanio
Le pentole più resistenti a graffi e abrasioni: rame e acciaio inox
Le pentole in rame, come abbiamo sottolineato, sono un vero e proprio investimento a lungo termine. Bisogna, tuttavia, fare delle distinzioni tra le varie tipologie. Essendo il rame una sostanza tossica per il nostro organismo se assunto in grandi quantità, infatti, le pentole di questo genere devono essere rivestite in superficie affinché le particelle non entrino a contatto con i cibi. Lo strato interno può essere in stagno, in acciaio, in alluminio o in argento. Le pentole in rame con rivestimento in argento sono senza dubbio quelle più resistenti. Un utensile di questo tipo, se realmente di buona fattura, è sostanzialmente eterno. È importante, tuttavia, controllare periodicamente lo strato interno della pentola, soprattutto nel caso in cui esso sia in stagno, per provvedere eventualmente ad un processo di ristagnatura.
Anche le pentole in acciaio inox sono molto resistenti alla corrosione. Esse sono senza dubbio le più diffuse tra i consumatori, in quanto hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo. Uno dei vantaggi delle pentole di questo genere, che rappresenta un surplus anche sul piano della resistenza, è rappresentato dalla facilità di lavaggio. Esse infatti possono essere pulire semplicemente con acqua ed un qualsiasi detergente. L’unica accortezza da seguire consiste nell’evitare spugne abrasive troppo aggressive, come quelle in rame, al fine di non graffiare la superficie e di non utilizzare ammoniaca e candeggina, in quanto potrebbero creare delle spiacevoli macchie o aloni. L’acciaio inox 18/10, ovvero quello che non presenta nichel al suo interno, è ancora più resistente rispetto a quello tradizionale, nonché più lucido.
Le pentole più resistenti a graffi e abrasioni: alluminio e alluminio anodizzato
Un discorso a parte va fatto per l’alluminio. Le pentole di questo materiale sono leggere ed economiche, per cui molto diffuse nelle cucine di tutto il mondo. Normalmente, tuttavia, gli oggetti in alluminio tendono a deformarsi facilmente in seguito agli urti. Esiste, tuttavia, una particolare tipologia di alluminio molto più resistente di quello tradizionale: l’alluminio in ioni d’argento o anodizzato. Le pentole di questo materiale hanno uno strato protettivo di ossido di alluminio e ioni di argento. Un altro vantaggio, oltre alla maggiore resistenza, sta nell’annullamento della tossicità delle particelle di alluminio sottostanti.
Le pentole più resistenti a graffi e abrasioni: ferro, vetroceramica e titanio
Infine, anche ferro, vetroceramica e titanio sono materiali molto duri e resistenti. Il ferro, in particolare, supporta anche temperature molto alte. Esso, tuttavia, è soggetto alla formazione della ruggine. Per questa ragione bisogna seguire particolari attenzioni nel lavaggio, evitando il più possibile l’acqua, e nella conservazione, facendo in modo che non entrino in contatto con oggetti contundenti e metallici.
La vetroceramica, allo stesso modo, è molto resistente alle abrasioni ma non ai graffi. Si tratta di uno dei materiali con la più alta capacità di resistere agli shock termici, tanto da potere essere posta sul fuoco e subito dopo in un congelatore. Inoltre, sono igieniche e salutari in quanto non rilasciano alcun tipo di particelle metalliche. Per questa ragione possono essere utilizzate anche dai soggetti allergici. La superficie, tuttavia, è abbastanza delicata.
Il titanio, infine, presenta il vantaggio di non avere controindicazioni di lavaggio. Sulla sua superficie possono essere addirittura utilizzati oggetti metallici senza che si danneggi. Questo materiale è entrato nelle nostre cucine abbastanza recentemente e non è molto diffuso. La ragione è che si tratta di un metallo che a contatto con i cibi, soprattutto quelli acidi, potrebbe rilasciare particelle, sebbene si stima che la loro tossicità sia molto ridotta per l’organismo. Inoltre, gli utensili di questo tipo sono piuttosto costosi.
Gli accorgimenti da seguire
Un aspetto da ricordare è che le nostre pentole possono avere lunga vita se le trattiamo con i giusti accorgimenti. Il consiglio migliore che possiamo darvi, indipendentemente dal materiale e dalle altre caratteristiche dell’utensile presente nel vostro inventario, è quello di seguire le indicazioni dell’azienda produttrice. Nella confezione, infatti, potrete facilmente trovare dettagli relativi alla fattura, alle indicazioni di lavaggio, alla manutenzione e persino al loro utilizzo sui fornelli. Una pentola utilizzata su un piano cottura non adatto, per cucinare cibi non adatti e lavata con un detergente non adatto inevitabilmente andrà presto distrutta.
Un dettaglio da non trascurare può anche essere quello relativo al luogo in cui riponiamo il nostro set di pentole. Gli utensili più delicati, come quelli in vetro non vanno conservati a contatto con altri utensili. Eventuali urti o sfregamenti tra le superfici potrebbero essere infatti deleteri per le nostre armi da cucina. Lo stesso vale per le pentole in ferro. Il luogo di conservazione è in questo caso fondamentale per evitare che la superficie dello strumento si arrugginisca. In generale, è meglio che le pentole vengano conservate in luoghi asciutti e non troppo stipate tra loro, soprattutto se non sono tutte dello stesso materiale.